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domenica 19 febbraio 2017

Un po' di sessismo ed altre piccinerie

Le beghe delle testate metal attuali non mi interessano. Alle volte mi capita di sentire qualcosa di stonato, altre volte mi irrita quando da quelle pagine (web, di solito) qualcuno che non l'ha vissuta tenta di riscrivere la storia del metal degli 80 a misura dei propri pregiudizi, alle volte ho reagito a qualche sesquipedale cazzata che finisce sulla mia home di facebook.
Ma a questo giro la faccenda è troppo grossa. La premessa è qua: Francesco Ceccamea scrive un articolo sulla data romana dei Destruction criticando pesantemente il locale che ospita il concerto. La gestione del locale chiede la sua testa alla redazione di Metal Hammer, e la ottiene al volo (nella precedente era geologica io e Della Cioppa sulle pagine di Flash criticammo Barley Arts per la gestione del Monsters Of Rock del 91 e nessuno chiese niente, ma Flash nel 91 era molto meno rilevante dell'attuale Metal Hammer online, con i suoi 4.000 lettori - e per chi non lo coglie, questo è sarcasmo).
Quando il bando di espulsione è stato esteso a Mara Cappelletto in quanto compagna di Francesco lì per lì ho pensato "i signori di MH danno un'altra bella prova del loro spessore". Nel senso che ho pensato che sarebbe successa la stessa cosa se Francesco avesse avuto un fratello, un figlio o uno zio che collaborava con MH - una lineare logica medievale. E mi sono accorto di aver pensato male. Perché non è stato un fratello o un figlio o uno zio ad esser buttato fuori, è stata la sua compagna (guarda caso). E questo è sessista, e questo è MH italia oggi: 4.000 lettori, piccineria e sessismo. Le chiacchere le porta via il vento e, come diceva uno, "dalle loro opere li riconoscerete".


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